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Animali Gli scorpioni rischiano l’estinzione per via del loro veleno

Il veleno degli scorpioni è ricercatissimo, perché è impiegato in campo medico (ma anche perché c'è chi crede che possa rendere ricchi). E questi aracnidi ora sono a rischio.



Sulla Terra ci sono circa 2.500 specie di scorpioni, e questi aracnidi esistono sul pianeta da svariate centinaia di milioni di anni, e si trovano letteralmente ovunque, in tutti e cinque i continenti (quasi: non ci sono scorpioni in Antartide, dove per altro sono state trovate nuove forme di vita proprio di recente) e in un'enorme varietà di ambienti differenti, dai deserti (dove vive il temutissimo scorpione giallo) alle foreste pluviali.

CORSA AL VELENO. Si vede forse dovevamo essere noi umani a metterli in pericolo; e non ci stiamo riferendo a una specie in particolare: uno studio pubblicato su BioOne sostiene che tutti gli scorpioni del pianeta siano in pericolo di estinzione a causa dell'attività umana, e che oltre alla distruzione dell'habitat (un problema comune a tutti gli animali e piante della Terra) la loro sopravvivenza sia a rischio perché possiedono una risorsa preziosissima e per la quale si è scatenata una vera e propria corsa all'oro – il veleno.

Tutti gli scorpioni del mondo sono predatori, e tutti usano più o meno la stessa tattica di caccia: sono dotati di un pungiglione velenoso con il quale immobilizzano la preda prima di divorarla. Il veleno di scorpione è una specialità della casa: si tratta di sostanze molto complesse che vengono spesso utilizzate nella ricerca biomedica, tanto che l'allevamento di scorpioni a scopo di "mungitura" di veleno è un'attività molto importante per l'industria farmaceutica.

DICERIE SUI SOCIAL. C'è però modo e modo di allevare scorpioni: gli allevamenti "ufficiali" hanno un approccio improntato alla sostenibilità, ma negli ultimi anni a questi si è affiancato un mercato nero degli scorpioni d'allevamento, con vere e proprie "fattorie" illegali che vengono alimentate con esemplari catturati in natura, e quindi sottratti all'ecosistema. Nello studio si legge per esempio che in Iran si è diffusa, via social ovviamente, la diceria secondo la quale un litro di veleno di scorpione si può rivendere per 10 milioni di dollari; questo ha fatto esplodere le fattorie illegali nel Paese, e ha fatto sparire dalla circolazione decine di migliaia di animali.

Il commercio illegale di veleno di scorpione, e tutta la "filiera" che lo alimenta, non è l'unica nuova minaccia alla sopravvivenza di questi aracnidi. È sempre più diffusa, infatti, l'abitudine di tenere alcune specie (soprattutto lo scorpione imperatore, Pandinus imperator) come animali domestici, perché fanno un figurone in un terrario; ovviamente non si tratta di esemplari, per così dire, da allevamento, ma di scorpioni che vengono acquistati, e spesso importati, illegalmente.

COME EVITARLO? Gli scorpioni insomma sono sotto attacco da più direzioni contemporaneamente, un problema amplificato dal fatto che si riproducono più lentamente rispetto ad altri aracnidi. Secondo gli autori dello studio, per evitare che il prelievo a scopi commerciali porti alcune specie all'estinzione, è fondamentale l'educazione a livello locale: bisogna spiegare alle popolazioni che li sfruttano che gli scorpioni rischiano di scomparire – oltre ovviamente al fatto che no, un litro di veleno di scorpione non si può rivendere a 10 milioni di dollari...



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